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Artista e Arteterapeuta

Silvia Pisani Silvia Pisani Silvia Pisani Silvia Pisani Silvia Pisani Silvia Pisani
"Dove il tuo talento e la necessità del mondo si incontrano, là è la tua vocazione."     (Aristotele)

Creare un’opera d’arte è per me esprimere il mio stato interiore, comunicare ciò che sento, sono e divengo, tramite un processo alchemico continuo, spinto da un desiderio profondo di autenticità ed equilibrio. I contenuti dei miei lavori, che siano di matrice figurativa o astratta, pongono le loro basi su alcuni concetti fondamentali. Il principale è l’olismo, termine che deriva dal greco “olòs” e che significa totalità. Esso riassume in sé l’intera realtà dell’esistenza. Secondo la visione olistica, qualunque forma di vita è interconnessa, ogni cosa è quindi in relazione con tutto ciò che esiste; riferito all’essere umano, olòs significa l’uomo visto in tutto il suo insieme. La relazione è dunque la condizione indispensabile per esistere e comporta uno scambio di energia che crea a sua volta un movimento. Il moto, inteso sia nel significato cinetico sia in quello del mutare e trasformarsi, è quindi fondamentale per esprimere la provvisorietà di ogni cosa.

Le mie tele rappresentano energie in divenire, generanti universi soggettivi, al cui interno ognuno può proiettarsi e percepire la propria visione della realtà, in base alla risonanza che si viene a creare con l’opera. Lo studio della figura umana, intesa come forma di energia in relazione con ciò che la circonda e la compenetra, è il punto di partenza. In alcune fasi del mio lavoro la forma va dissolvendosi, lasciando spazio a momenti di astrazione, per poi ritornare a essere protagonista in modo inedito. Negli ultimi anni, la figurazione è stata integrata con segni e immagini derivanti da una ricerca simbolica nel mondo degli archetipi, che va ad attingere a fonti inconsce; nei quadri ne traspongo sulla tela i temi emozionali e intuitivi. I simboli che talvolta inserisco nelle mie opere rientrano, infatti, in quei contenuti primordiali presenti, secondo la psicologia analitica di C.G.Jung, nell’inconscio collettivo e anche in quell’Universo interpretato e considerato dalla neurologia come la proiezione del nostro mondo interiore. Quello del simbolo è il linguaggio universale spesso utilizzato, nel corso dei secoli, da artisti di ogni tradizione e tendenza, per mettere in comunicazione, e in equilibrio, spirito e materia. “Dio geometrizza”, sosteneva Pitagora, definendo con il nome di “geometria sacra” la scienza che insegna a costruire i giusti rapporti in base a un ordine armonico. Per simbolo si intende ciò che riflette la vita dentro la forma e che si modella nel momento in cui un’energia prende contatto con una sostanza materiale.
Durante la lavorazione delle mie opere aggiungo al colore alcune sostanze “informate di luce”, cioè ad alta vibrazione energetica, che possono essere a base di erbe, cristalli, gemme o altro; le vibrazioni di tali sostanze, unite a quelle del colore, vanno a interagire con l’osservatore, creando una relazione unica con l’opera. Infatti, secondo alcune leggi universali riscoperte nell’ultimo secolo anche dalla fisica, nell’atto di osservare e attraverso l’interazione con determinate vibrazioni energetiche si attiva nell’individuo un processo di risveglio emozionale, che gli permette, volendolo, di esplorare una “realtà riservata” spesso sconosciuta. L’accesso a questo luogo intimo è fonte di autentica saggezza e di immensa forza.